/PAOLO CEVOLI, DANIELA CRISTOFORI, LORENZO MARAGONI, MONI OVADIA, GIOVANNI STORTI
3 Ottobre 2023
In questo mondo confuso fortunatamente resistono i giullari: burloni mitologici che con il coraggio dell’immaginazione, la sfrontatezza dell’allegria e la propensione naturale al gioco riescono a dirci qualcosa di sensato e di profondo riguardo a questa esistenza bislacca.
/ENRICO BERTOLINO, FRANCESCO BRANDI, LELLA COSTA, GIACOMO PORETTI
5 Ottobre 2023
In questo mondo confuso fortunatamente resistono i giullari: burloni mitologici che con il coraggio dell’immaginazione, la sfrontatezza dell’allegria e la propensione naturale al gioco riescono a dirci qualcosa di sensato e di profondo riguardo a questa esistenza bislacca.
/MARGHERITA ANTONELLI, LEONARDO MANERA, GIACOMO PORETTI, GIOVANNI SCIFONI
7 Ottobre 2023
In questo mondo confuso fortunatamente resistono i giullari: burloni mitologici che con il coraggio dell’immaginazione, la sfrontatezza dell’allegria e la propensione naturale al gioco riescono a dirci qualcosa di sensato e di profondo riguardo a questa esistenza bislacca.
Nel 472 a.C. solo otto anni dopo la guerra vinta dai greci contro l’esercito di Serse che aveva distrutto la città – e le ferite bruciavano ancora – va in scena ad Atene I Persiani di Eschilo. Il tragediografo rinuncia ai trionfalismi, rovescia la prospettiva e ambienta la vicenda nella capitale persiana, in una tragedia intrisa di pietà.
Tre porte sulla notte, ovvero: l’altra faccia di Halloween. Tre incontri, tre spettacoli sul tema eterno e sfuggente del Male. La prima sera avremo come ospite Franco Bonisoli, ex BR, membro del commando che il 12 marzo 1978 rapì Aldo Moro in via Fani, a Roma, uccidendo la sua scorta, e Adolfo Ceretti, criminologo e docente di mediazione reo-vittima.
Tre porte sulla notte, ovvero: l’altra faccia di Halloween. Tre incontri, tre spettacoli sul tema eterno e sfuggente del Male. Nella seconda sera tratteremo il tema dei migranti gettando uno sguardo storico oltre che geopolitico sul dramma dell’Africa di oggi, andando oltre le politiche nazionali e comunitarie.
Tre porte sulla notte, ovvero: l’altra faccia di Halloween. Tre incontri, tre spettacoli sul tema eterno e sfuggente del Male. Il terzo incontro sarà dedicato al difficile tema della “cancel culture” e della “politicalcorrectness”.
Attraverso i dialoghi tra Margherita Cagol e suo padre si racconta la vicenda di una ragazza cattolica nata in una città di montagna, poi diventata una delle fondatrici delle Brigate Rosse.
Da oltre trent’anni, il vecchio custode Angelo svolge il proprio lavoro con dedizione presso la portineria di un condominio della “Milano-bene”. Quand’ecco che irrompe nella sua vita un imprevisto. Caterina, un’affascinante signora attraversa di volata l’atrio, spalanca la porta d’ingresso e si para di fronte a lui per annunciargli che… è licenziato.
In occasione di due ricorrenze speciali, i quarant’anni di attività del Teatro de Gli Incamminati e i cent’anni dalla nascita del suo fondatore Giovanni Testori, torna in scena uno spettacolo che ha segnato la storia della compagnia e di tutto il teatro italiano.
Racconti meravigliosi, che hanno popolato per secoli gli affreschi più belli delle nostre chiese, i bassorilievi, le facciate, le guglie delle cattedrali, sono diventati poco a poco illeggibili. Cosa resta, nella cultura e nel pensiero dei nostri giorni, della Bibbia? Abbiamo sfidato alcuni scrittori a immedesimarsi con la sua profondità, senza facili eccessi d’interpretazione.
“Quando, lacerando la notte di Natale di quasi duemila anni fa, l’angelo di luce apparve ai pastori, disse: «Andate e troverete il bambino avvolto nei panni e posto nel presepio». Non disse: «cercate». Disse subito: «troverete»; e lo disse per affermare che quel bambino era nato esclusivamente per farsi trovare dall’uomo.”
Cenerentola è una storia così conosciuta da non avere bisogno di parole. Per questo lo spettacolo si affida quasi interamente alla musica (scritta appositamente dal giovane compositore Matteo Pirovano) e alla danza per scandire i momenti più importanti di questa fiaba classica senza tempo.
Pierino è un bambino coraggioso e molto vivace. Il desiderio di avventura e il fascino del pericolo lo spingono a disubbidire al Nonno e così, in compagnia di un Uccellino, un’Anatra ed un Gatto si troverà a dover affrontare il Lupo, dando prova di tutto il suo coraggio.
Si può ridere con Maria, la madre di Gesù, e con Maria Maddalena? Ma certo! Ridere per generare la vita, ridere per osare ancora, ridere per ritrovare il coraggio dopo la paura, imparare a ridere, ricominciare a giocare con la vita.
Racconti meravigliosi, che hanno popolato per secoli gli affreschi più belli delle nostre chiese, i bassorilievi, le facciate, le guglie delle cattedrali, sono diventati poco a poco illeggibili. Cosa resta, nella cultura e nel pensiero dei nostri giorni, della Bibbia? Abbiamo sfidato alcuni scrittori a immedesimarsi con la sua profondità, senza facili eccessi d’interpretazione.
In un virtuoso e appassionato monologo, Alessandro Albertin porta in scena una decina di personaggi che hanno affiancato Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni, nella sua straordinaria avventura a Budapest dell’inverno 1944-45.
Gigino è un cantastorie, di quei cantastorie che girano di corte in corte per presentare i loro grandiosi pezzi musicali. Narra di storie antiche, con re, cavalieri coraggiosi, principesse e mostri cattivi. Nel suo girovagare per la Valle dell’Arcobaleno decide di far tappa al castello del Carnevale, famoso per la sua festa colorata che dura tutto l’anno.
Definire Milano è impossibile, Milano è sempre una cosa ma anche l’altra, è Gaber ma anche Jannacci, è Pirellone ma anche Torre Velasca, è Risott ma anche Casseula, è Walter Chiari ma anche Gino Bramieri, è Inter ma anche Milan. Anche quest’anno Versus indagherà le intime differenza di Milano, città duale.
“I panni sporchi si lavano in casa”, dice un antico proverbio popolare. Eppure, non sempre le mura domestiche bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti di una famiglia. Dopo Letizia va alla guerra e …Fino alle stelle!, il sodalizio artistico-musicale di Agnese Fallongo e Tiziano Caputo approda al terzo emozionante capitolo della “Trilogia degli ultimi”.
“Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento”. Giorgio Marchesi racconta le vicende del pirandelliano Mattia Pascal, sottolineando l’ironia presente nel testo, sperimentando un linguaggio accessibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni.
Racconti meravigliosi, che hanno popolato per secoli gli affreschi più belli delle nostre chiese, i bassorilievi, le facciate, le guglie delle cattedrali, sono diventati poco a poco illeggibili. Cosa resta, nella cultura e nel pensiero dei nostri giorni, della Bibbia? Abbiamo sfidato alcuni scrittori a immedesimarsi con la sua profondità, senza facili eccessi d’interpretazione.
Definire Milano è impossibile, Milano è sempre una cosa ma anche l’altra, è Gaber ma anche Jannacci, è Pirellone ma anche Torre Velasca, è Risott ma anche Casseula, è Walter Chiari ma anche Gino Bramieri, è Inter ma anche Milan. Anche quest’anno Versus indagherà le intime differenza di Milano, città duale.
C’è un bambino che un giorno trova un pinguino davanti alla porta di casa. Un pinguino che sembra davvero molto molto triste. Il bambino decide di trovare il modo di riportarlo a casa, costruisce una barca e affronta con lui il lungo viaggio verso il Polo Sud, perché, come tutti sanno, i pinguini vivono al Polo Sud.
Poco più che ventenne, Matteotti aveva detto: “Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”. Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, in un martedì di sole quasi estivo, sul lungotevere, quello stesso “ragazzo” veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” del fascio milanese.
La mano di Caravaggio si muove irrispettosa: penetra nel costato di Cristo per l’incredulità di S. Tommaso. Decapita Oloferne senza che l’occhio abbassi lo sguardo. Guida la mano del santo analfabeta per insegnargli a leggere e scrivere. Senza misericordia né resurrezione mostra la Vergine morta. Dipinge calcagni neri, unghie sporche, orrore, notte, pochissima luce e tanta meraviglia selvaggia.
Racconti meravigliosi, che hanno popolato per secoli gli affreschi più belli delle nostre chiese, i bassorilievi, le facciate, le guglie delle cattedrali, sono diventati poco a poco illeggibili. Cosa resta, nella cultura e nel pensiero dei nostri giorni, della Bibbia? Abbiamo sfidato alcuni scrittori a immedesimarsi con la sua profondità, senza facili eccessi d’interpretazione.
Testa di Legno è un ragazzino senza famiglia, irrequieto, disubbidiente e bugiardo: una testa di legno, appunto. Qualcuno lo definisce addirittura “un caso disperato”: nessuno lo vuole, e lui, testardo, non vuole nessuno.
Belzebù offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella, per tornare a fare ciò che in vita gli riusciva meglio: intrattenere. Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo.
Definire Milano è impossibile, Milano è sempre una cosa ma anche l’altra, è Gaber ma anche Jannacci, è Pirellone ma anche Torre Velasca, è Risott ma anche Casseula, è Walter Chiari ma anche Gino Bramieri, è Inter ma anche Milan. Anche quest’anno Versus indagherà le intime differenza di Milano, città duale.
Continua il lavoro prezioso di Saverio La Ruina e di Scena Verticale di scavo dentro le ferite aperte della Storia, sul fronte reale, concreto, delle Differenze (culturali, etniche, religiose, politiche) là dove il Mediterraneo restituisce corpi uccisi, nomi cancellati, storie non raccontate.
In nome della madre è la storia, narrata in prima persona, di Miriàm, una ragazza della Galilea che ha una strana visione nella quale un angelo le annuncia che avrà un figlio e le profetizza per lui un destino di grandezza.
Neri Marcoré conduce il pubblico attraverso un concerto acustico che spazia nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop. Per citarne alcuni: Elvis Costello, Eagles, Simon and Garfunkel, Elvis Presley, e poi Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivan Graziani…
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